Accoltellò il nipote a Rivarolo Mantovano: zio a processo per tentato omicidio

L’aggressione dopo un inseguimento nel centro del paese era scattata per problemi legati alla convivenza

Sarà processato con rito abbreviato per tentato omicidio l’uomo di 53 anni che lo scorso dicembre aveva accoltellato il nipote di 32 anni a Rivarolo Mantovano. I due, di origine maghrebina, entrambi braccianti, abitavano nello stesso appartamento in via Marconi e da quello che era stato ricostruito dai carabinieri, la lite e poi l’aggressione erano scattate proprio per problemi di convivenza.

Il ferimento era avvenuto in via Avigni, nel centro del paese, al mattino intorno alle 8.30.

Secondo quanto riportato dai testimoni, alcune persone intente a fare acquisti da un ambulante all’incrocio con via Marconi, in strada i due gridavano, e il più giovane correva inseguito dall’altro, a piedi nudi nonostante il freddo, armato di coltello.

Il giovane inseguito si era rivolto alle donne urlando trafelato «correte dentro che succede qualcosa di brutto, mio zio è matto».

Tutti i passanti erano fuggiti, compreso il commerciante ambulante, mentre il più giovane era stato raggiunto dall’altro e ferito. Dopo la colluttazione (con tanto di danneggiamento di alcune auto parcheggiate), il giovane aggredito, ormai coperto di sangue perché ferito a una coscia, alle mani e soprattutto alla testa, si era rifugiato in una casa poco distante in via di ristrutturazione.

Erano stati i lavoratori del cantiere ad avvertire i soccorsi e a chiamare i carabinieri, impedendo intanto l’accesso all’inseguitore armato, anche lui ferito alla gola, ma in modo non grave.

L’aggredito era stato soccorso dai sanitari, caricato su un’ambulanza e portato all’incrocio di via Avigni e via Marconi, dove nel frattempo i carabinieri avevano bloccato e ammanettato l’aggressore, anche lui soccorso dai sanitari.

I due lavorano in aziende agricole della zona da parecchio tempo e hanno altri parenti in comune anche a Cividale.

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