L’edizione 174 della Bigolada, che inizia il 14 febbraio verso le 11 in piazza, si presenta con alcune novità. Innanzitutto, come l’ha definita il presidente della Pro loco, Paolo Soave, è dedicata agli innamorati, visto che cade proprio nel giorno di San Valentino.
Una novità assoluta è la possibilità, per la prima volta, di poter ammirare dal cielo la piazza gremita di gente intente a mangiare la specialità ovvero bigoi e sardèle grazie alla presenza di una mongolfiera che si librerà sopra il paese e la sua piazza.
La pubblicità della manifestazione quest’anno si è avvalsa non solo dei tradizionali manifesti murali ma anche di un video che è stato “caricato” in questi giorni su YouTube. In esso si racconta la lunga storia della bigolada dal titolo “Dalla protesta alla festa” preso a prestito dall’omonimo libro scritto da Sandro Correzzola da cui sono stai tratti i dati documentati della festa ultrasecolare. Lo stesso autore, durante la prestazione in teatro del video, ha raccontato come è nato il nome della festa.
«Nel 1934 il prefetto di Mantova aveva imposto al comitato organizzatore di non citare il nome festa in quanto si svolgeva nel primo giorno di quaresima, mercoledì delle Ceneri, ricorrenza importante e da rispettare per la Chiesa. Pochi anni prima erano stati firmati i famosi Patti Lateranensi. Suggerì di chiamare la festa con solo il nome “Bigolata” che poi divenne, nella parlata comune, bigolada». Nel pomeriggio si svolge la tradizionale gara dei mangiatori di bigoi e sardèle senza l’uso delle mani con l’acclamazione dei vincitori: re bigolo e regina sardèla.
Nell’oratorio parrocchiale, mostra di foto inedite tratte dal libro di Correzzola organizzata dal Gruppo culturale Amici del castello, aperta dalle 10 alle 16. Immancabile il luna park sul piazzale davanti al castello.