Bilancio vinitaly/2

Danese: «Grande successo per la piattaforma Vinitaly Plus, dove gli incontri virtuali diventano reali»

Parla l'amministratore delegato di Veronafiere intervistato da Luca Mantovani
Danese (destra) e Mantovani
Danese (destra) e Mantovani
L'amministratore delegato di Veronafiere intervistato da Luca Mantovani

L'amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, traccia il bilancio dell'edizione numero 56 di Vinitaly a Casa Athesis, intervistato dal caporedattore de L'Arena, Luca Mantovani. Si tratta di un bilancio estremamente positivo.

 «Un terzo delle presenze sono dall'estero, primi dagli Stati Uniti con un +8 per cento, poi Germania, Regno Unito, Cina e Canada (+6%). In aumento anche i buyer giapponesi (+15% tutti in crescita», spiega Danese. «Le aziende sono qui per fare business, la nostra piattaforma Vinitaly Plus, dove sono presenti tutte le aziende vinicole, l'anno scorso ha registrato 11mila appuntamenti reali,  quest'anno ha superato le 20mila presenze.»

E precisa: «Un Vinitaly sempre più internazionale, la piattaforma serve al buyer a crearsi l'appuntamento digitale ma poi si trasformano in incontri reali. Le fiere sono investimenti importanti per le aziende quindi il nostro obiettivo è che il costo contatto sia il più basso possibile e che i contatti creino business».

E aggiunge: «Anche la scelta di Vinitaly and the city è stata vincente perché ha portato 50mila presenze in città, un evento che aiuta a conoscere le tendenze, soprattutto tra i giovani, parlando di vino ma in appuntamenti culturali e gastronomici.  Una situazione che è piaciuta molto e che ci è stata chiesta anche in altre regioni».

E conclude: «Chiudiamo stasera ma abbiamo già le valigie pronte per altri appuntamenti in giro per il mondo e per la prima volta saremo a Chicago, prima fiera permanente di vino italiano negli Stati Uniti».

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