La novità nella scuola

Congedo mestruale all'Artusi. Arrivano due giorni di permesso

di Giulia Armeni

Il congedo mestruale è realtà anche a Vicenza. L'istituto Artusi di Recoaro è infatti la prima scuola berica a concedere due giorni al mese di assenza giustificata a chi soffre di disturbi legati alle mestruazioni, leggi "dismenorrea". Una patologia di cui, si stima, soffre tra il 5 e il 15 per cento della popolazione femminile. Di qui l'avvio della battaglia condotta dalle associazioni studentesche in tutta Italia, che ha portato ad una prima, importante vittoria vicentina.

Le prime aperture nei regolamenti interni di alcune scuole

«Questo è un grande traguardo ma è anche una delle tante dimostrazioni che la lotta per rendere i nostri istituti un luogo veramente a misura di studenti e studentesse non si fermerà», l'annuncio della Rete degli studenti medi di Vicenza. Il tema della "licenza mestruale" era tornato alla ribalta lo scorso anno, sulla scia di una proposta di legge presentata da Alleanza verdi e sinistra ma anche dopo che alcune scuole superiori italiane avevano cominciato ad introdurre i permessi nel regolamento interno (il primo era stato il liceo Nervi Severini di Ravenna).

Fino a due giorni al mese di assenze giustificate

Come chiarisce la direttrice dell'Ufficio scolastico territoriale Nicoletta Morbioli, «la proposta è stata avanzata dalle rappresentanze studentesche, dunque condivisa dal collegio docenti e approvata dal consiglio d'istituto: il nuovo regolamento assicurerà alle studentesse con dismenorrea, vulvodinia o endometriosi di poter presentare un certificato medico all'inizio dell'anno, al fine di vedersi riconoscere fino a due giorni al mese di assenze giustificate, in deroga al vincolo di frequenza di almeno i tre quarti dell'orario annuale previsto dalla legge nazionale».

Le assenze non saranno contate sul monte massimo di quelle consentite

Queste assenze quindi, spiega ancora Morbioli, «non incideranno sul monte ore massimo di quelle consentite per considerare valido l'anno scolastico e ammettere le studentesse agli scrutini». In mancanza del congedo, le studentesse che soffrono di ciclo particolarmente doloroso, con fastidi tali da risultare spesso invalidanti, devono presentare una normale giustificazione per l'assenza, che va però a cumularsi ai fini della valutazione finale. Non più per le allieve dell'alberghiero Artusi. Per loro sarà sufficiente presentare il certificato medico all'inizio dell'anno per poter contare sui due giorni di permesso mensili. Un risultato epocale, per gli studenti: «Riconoscere queste patologie e fornire assistenza a chi ne soffre è un primo passo fondamentale per riconoscere il tema del ciclo mestruale eliminandone lo stigma sociale e smettendo di ritenerlo un argomento da evitare».

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