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Debenedetti e l’ultima partita del mantova: «Adesso vogliamo chiudere bene»

di Massimo Biribanti
Il 20enne: «Col Cesena gara splendida e tanto rammarico. A Castellammare andremo per non snaturare il nostro gioco. Il gol lo aspettavo da tanto e ringrazio Monachello per i consigli. Stagione top, magia dall’inizio. Mi piacerebbe restare a Mantova»

Il primo gol stagionale è stato la ciliegina sulla torta di un’annata che l’ha visto vincere un campionato alla prima esperienza fra i professionisti. Ora la voglia è di chiudere bene la stagione ottenendo un risultato positivo nell’ultima partita in programma sabato a Castellammare di Stabia per la Supercoppa. Alessandro Debenedetti, 20 anni e un futuro tutto da scrivere, rivive la sua esperienza in biancorosso e non chiude la porta all’idea di restare in riva al Mincio per misurarsi con la serie B.

La liberazione

Si parte dalla fine, il gol del momentaneo 1-1 contro il Cesena: «Lo aspettavo da tanto tempo e finalmente è arrivato. Segnarlo sotto la curva è stato doppiamente bello anche se poi è stato un peccato non sia servito a portare a casa almeno un pari. Sono sincero, nel corso della stagione ho visto tutti segnare, tutti sbloccarsi... Era tutto bello ma per un attaccante che vive di queste emozioni non è stato facile a livello mentale restare a bocca asciutta per tutto il campionato. In Primavera avevo segnato tante reti (18, ndr) , nel mio primo anno fra i “grandi” è stato più difficile. Devo ringraziare i compagni che mi hanno aiutato, soprattutto Monachello che nei momenti difficili mi ha dato tanti consigli. Comunque sono contento di come sono cresciuto specie a livello umano, oltre che fisico e tecnico».

Attaccante dentro

Per Debenedetti è stata anche una stagione da “jolly”, visto che è stato impiegato da prima punta ma anche da mezzala-trequartista: «Sì, nelle prime partite ho giocato da centravanti, ma quando sono tornato dopo il Covid il mister ha preferito impiegarmi come numero 10. In realtà prima degli ultimi 4 anni io giocavo da centrocampista, dunque probabilmente sono state notate le mie doti tecniche. Interpretare quel ruolo mi piace, anche perché sei più nel vivo del gioco, però a essere sincero io dentro mi sento attaccante».

Padova la conferma

Ripercorrendo la stagione, Debenedetti spiega che fin dall’inizio è stato molto fiducioso: «Dai primi allenamenti ho visto che c’era qualcosa non dico di magico ma di particolare sicuramente. Il feeling fra noi e col mister è stato immediato, non immaginavamo di vincere il campionato ma la sensazione di poter fare bene c’era. La convinzione di potercela fare, poi, l’ho avuta dopo Padova: quando vinci 5-0 in casa della concorrente diretta una partita decisiva, dai un bello scossone».

Rammarico e voglia di chiudere bene

Dopo la festa per la promozione, i biancorossi tenevano a chiudere bene con la Supercoppa. E il ko contro il Cesena non l’hanno digerito: «L’abbiamo presa molto più che male, siamo davvero rammaricati. Abbiamo fatto una partita fantastica (alla fine 77% di possesso palla, ndr), imponendo sempre il nostro gioco e commettendo soltanto pochissimi errori, il che è normale perché non siamo dei robot. Purtroppo ci è mancato un pizzico di cinismo davanti, forse in alcune circostanze dovevamo calciare verso la porta ed essere meno leziosi... Ma siamo forti e migliorando alcuni dettagli faremo ancora meglio. A Castellammare? Vorremmo chiudere con un risultato positivo, ma come sempre l’essenziale sarà concentrarci sulla prestazione e non snaturare il nostro gioco. È quello che ci dà molti più benefici che malus, ci ha portato in B e ci potrà aiutare anche in futuro. Dunque andremo a sfidare la Juve Stabia divertendoci e giocando il nostro calcio».

Futuro in riva al Mincio?

Per chiudere, dato che Debenedetti è arrivato la scorsa estate in prestito dal Genoa, è inevitabile parlare di futuro: «Se mi piacerebbe restare a Mantova? Certo, qui mi sono trovato bene, la città è splendida anche se mi manca il mare, i tifosi sono fantastici e la prospettiva di misurarmi con la B mi attira. Ne parleranno le società e il mio procuratore a tempo debito ma a me piacerebbe».

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