Iuvenis Danza a Palazzo Te di Mantova con “Meta-Formae”

di Paola Cortese
Domenica 14 aprile la compagnia in scena con due repliche nella sala dei Cavalli: alle 19 e alle 20.15

“Meta-Formae”, performance di Iuvenis Danza, andrà in scena domenica 14 aprile nella sala dei Cavalli di palazzo Te con due repliche: alle 19 e alle 20.15. Si tratta del risultato del processo di ricerca nato durante un periodo di residenza artistica, che ha rappresentato un’esperienza fortemente immersiva e che ha permesso agli interpreti di abitare luoghi e ambienti del palazzo permeati dal tema della metamorfosi non solo come elemento artisticamente presente, ma anche come punto di partenza per una ricerca che dall’antico si volge al presente.

Il tema

Il tema della metamorfosi rappresenta il nucleo tematico attorno al quale Fondazione Palazzo Te, a partire da questa primavera, costruisce la sua ricca programmazione culturale. I percorsi museali, le mostre, i convegni, gli eventi, i concerti, le performance hanno dunque tutti lo scopo di contribuire alla composizione e costruzione di questo “Labirinto delle metamorfosi”.

Stiamo facendo amicizia con il cambiamento

«Dopo la rappresentazione di “Metamorphosen” di Richard Strauss, con Oficina Ocm al Bibiena lo scorso sabato, abbiamo assistito a tanta bellezza da trovare motivazione e entusiasmo nel continuare il nostro percorso – dice Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te -. Stiamo facendo amicizia con il cambiamento». La compagnia Iuvenis Danza prosegue da anni una ormai consolidata collaborazione con la Fondazione Palazzo Te che, nell’occasione ha generato la performance “Meta-Formae”. Il lavoro è stato ideato e condotto da Greta Bragantini e Giovanna Venturini con un gruppo formato da danzatori professionisti e giovani studenti ancora in formazione, per i quali il progetto ha rappresentato una importante opportunità formativa e un’occasione di crescita artistica e individuale.

Danza e ascolto

La danza nasce da un esercizio di ascolto in cui tra le pieghe dell’antico si aprono varchi in cui la contemporaneità entra e irrompe. Se per gli antichi erano divinità potenti e misteriose a determinare la trasformazione, nella contemporaneità altre forze entrano in campo, aprendo quesiti che riguardano la tecnologia, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale.

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