Batti, strofina e balla i ritmi urbani: al Sociale due serate con “Stomp”

Una coreografia urbana, che possiede la furia ritmica del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap

Martedì e mercoledì andrà in scena sul palco del Teatro Sociale l’esperienza teatrale Stomp. I biglietti sono disponibili su TicketOne e presso la biglietteria del teatro negli orari di apertura. Nata nel 1991 a Brighton (UK) dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, l’irresistibile esperienza di Stomp vanta trent’anni di attività e successo nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre quaranta Paesi e con cinque formazioni internazionali fisse.

Tra i premi, Stomp ha vinto un Premio Laurence Olivier per la Migliore Coreografia ed è stato nominato per il Premio Laurence Olivier come Miglior Spettacolo.

Senza trama, personaggi nè parole, Stomp mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea.

Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli a uso della scelta, in un delirio artistico di ironia travolgente. Stomp trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso.

Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, Stomp danza, teatro e musica insieme. È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini.

È una maestosa coreografia urbana, che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap.

È l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art. È comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. È sfida ecologica allo spreco urbano. È trasgressione heavy metal e satira antiinquinamento. È la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila.

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