Alla Casa Museo Sartori a Mantova aprono le nuove mostre

L'artista Tiziana Pauletto protagonista in città. E domenica a Castel d'Ario ci sarà un doppio vernissage

È un fine settimana ricco di inaugurazioni per la galleria “Arianna Sartori” nelle due sedi, quella di Mantova, all'angolo tra le vie Nievo e Cappello, e quella di Castel d'Ario.

Nella sala mantovana di via Cappello, domani (sabato 20 aprile) alle 17.30 inaugura “Earthbound”, personale di Tiziana Pauletto, domenica alla Casa Museo Sartori, in via XX Settembre, a Castel d'Ario, il vernissage sarà doppio. Alle 11 sarà la volta di “In Punta di Filo. Ricami dipinti, Quadri a Fils Collés, Paperoles, Diorama, Collages e altro dal XVIII al XX secolo” a cura di Maria Gabriella Savoia, e, a seguire, le cinque mostre personali degli artisti Giuliana Bellini, Simona Ceccarelli, Dania Fazion, Antonio Haupala, Mauro Maestrini allestite in altrettante sale, una per ciascuno di loro, nelle quali sarà illustrato il lavoro originale dei pittori, mettendone in luce le peculiarità e gli sviluppi creativi ed estetici individuali.

A Mantova, si potrà conoscere il lavoro dell’artista Tiziana Pauletto, di Portogruaro, che prende le mosse dal pensiero del filosofo francese Felix Guattari. Lo studioso fa riferimento alla crisi diffusa, economica, sociale, migratoria, climatica, epistemologica, e, all'idea di un’apocalisse all'inizio del nuovo millennio. La pittura di Pauletto sottende queste conoscenze e, attraverso quattro esperienze visive diverse, simula un processo dello sguardo e della coscienza che si muove dalla morte per ritornare alla vita. L’idea della fine del mondo torna infatti in ogni grande momento di cambiamento e si accompagna alla percezione di un disorientamento diffuso che riguarda l'individuo e fa interrogare l'arte.

“Earthbound” resterà aperta fino al 9 maggio dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, chiuso domenica e festivi.

“In Punta di Filo” invece è una collezione di circa sessanta opere di manufatti ricamati. Non si tratta di arazzi e nemmeno di pizzi e merletti ma di lavori realizzati in epoche diverse e lontane, eseguiti con motivazioni e scopi differenti ed in contesti culturali diversi, raramente affiancati e messi a confronto tra di loro.

Si tratta di tessuti utilizzati quasi esclusivamente come supporti per i soggetti dei ricami, e prevalentemente di seta che per le caratteristiche della stessa fibra finissima, permetteva una accurata esecuzione di punti molto ravvicinati.

La collezione nasce alla fine degli anni Settanta del secolo scorso. I quadri ricamati più antichi esposti sono tre, orientali, probabilmente del XVII secolo, che raffigurano ciascuno una “pernice”, un “airone” e un “fagiano”.

La mostra ha il patrocinio di Provincia di Mantova, Comune di Castel d’Ario, Fai e Soroptimist.

Durante l'apertura delle mostre, fino al 19 maggio, è possibile visitare il Museo d’Arte Ceramica “Terra Crea – Sartori” con oltre 140 piastre. Orari: sabato dalle 15.30 alle 19 e domenica anche la mattina dalle 10 alle 12.30. L'ingresso è libero.

Per informazioni su tutte le mostre è possibile telefonare al numero 0376.324260 o inviare una email al'indirizzo info@ariannasartori.eu.

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