Occupazione

Competenze medio-basse in quasi 9 assunzioni su 10 nel Mantovano

di Monica Viviani
Studio della Cisl su dati della Regione: confronto degli avviamenti per skill in provincia nel 2015, 2023 e inizio di quest’anno

Gran parte degli avviamenti al lavoro nella nostra provincia riguarda competenze (skill) medio-basse ed è così dal 2015. Solo nei primi due mesi 2024 su 5.292 assunzioni, 639 erano per skill di alto livello (12%), 2.270 (42,9%) di livello medio e 2.382 (45%) di basso livello. A raccontarlo sono i dati del sistema Sistal di Regione Lombardia estrapolati a analizzati dalla Cisl Asse del Po secondo la quale è «il mercato del lavoro mantovano a prediligere maggiormente i medi e i bassi livelli con una riduzione negli anni della richiesta di skill alti».

Gli avviamenti per skill

I dati registrati dal sistema statistico regionale fotografano i livelli di competenza e abilità negli avviamenti al lavoro per i diversi settori economici. «Le abilità e le competenze richieste per entrare nel mercato del lavoro sono suddivise in tre livelli (high, medium e low level) a seconda delle responsabilità e dei compiti richiesti» spiegano dalla Cisl il cui centro studi ha messo a confronto gli skill richiesti nel 2015 con quelli del 2023 e dei primi due mesi del 2024 in agricoltura, commercio e servizi, costruzioni e industria.

Nove anni a confronto

In generale emerge che nel 2015 su un totale di 59.417 assunzioni, quelle per competenze di alto profilo sono state 9.305 pari al 15,7%; quelle di livello medio 26.683 (44,9%) e 23.418 (39,4%) di basso livello. Nel 2023 si sono contati 69.087 avviamenti di cui 10.326, il 14,9%, di livello alto, 32.748, pari al 47,4%, di medio livello e 26.005, il 37,6%, di livello basso. Infine a gennaio-febbraio 2024 gli high level sono stati 639, il 12,1%, i medium level 2.270 pari al 42,9% e i low level 2.382 pari al 45%, su un totale di 5.292 nuove assunzioni

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. «Nel corso degli anni gli scostamenti, fra i diversi skill richiesti dalle aziende, non sono stati elevati - osservano dal sindacato - Pur all’interno di un’oscillazione fra i diversi periodi, il mercato del lavoro mantovano presenta una predominanza degli skill di medio livello, in un range fra il 43 e il 47%, seguito dagli skill di basso livello, dal 37 al 45%, e infine dagli alti skill, passati dal 15 al 12%».

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Gli avviamenti per settore

Tanto a inizio 2024 quanto nel 2023 il settore delle costruzioni è quello che presenta una preponderanza di avviamenti con competenze medie (64% a inizio 2024 e 62% nel 2023), seguito dal commercio e servizi, quindi dall’industria e infine dall’agricoltura. Il settore che presenta la maggiore richiesta di alti livelli è il commercio e servizi (20%), seguito dall’industria, quindi dalle costruzioni e da ultimo dall’agricoltura.

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Infine, il settore con più richieste di skill di basso livello è l’agricoltura (86%), seguita dall’industria (52% nel 2024 e 49% nel 2023), poi dalle costruzioni e in ultimo da commercio e servizi.

I dati regionali

In Lombardia nei primi due mesi del 2024 le assunzioni con inserimento ad alti livelli sono in media il 20%, i livelli medi sono il 50% e i bassi livelli di competenze si attestano al 30% .

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I giovani che se ne vanno

Dati che secondo il segretario generale della Cisl Asse del Po, Dino Perboni, «possono spiegare perché molti giovani mantovani, con alti livelli di competenze e abilità, emigrano in altri territori, perché qui non trovano sbocco nel mercato del lavoro all’altezza della loro preparazione e delle loro aspirazioni».

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Il fatto è che dal 2015 «il mercato del lavoro nostrano è rimasto pressoché statico con una diminuzione della richiesta di alti skill, che si traduce in un ascensore sociale sostanzialmente fermo». Insomma, se da un lato «servono percorsi formativi e d’aggiornamento professionale», dall’altro «è evidente che è il livello di lavoro offerto che determina la richiesta di determinate competenze, per questo servono investimenti per la crescita di imprese e attività ad alto valore aggiunto».

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