Oltrecultura torna martedì 23 aprile alle 18.30 al QBar di via Brennero 21. La rassegna della Gazzetta di Mantova e TeleMantova che ha come obiettivo il racconto di nuovi talenti in ogni campo, punta su uma persona straordinaria. Ad essere intervistato da Enrico Comaschi sarà l’americano Clark Lawrence, fondatore e anima della Macchina Fissa, un centro artistico e culturale che fa anche da casa per migliaia di piante da tutto il mondo.
ISCRIVITI GRATUITAMENTE ALL’EVENTO CLICCANDO QUI
Nato nel 1969 in un paesino tra i boschi della Pennsylvania e cresciuto con il desiderio di andare a scovare l’arte greca, dopo una laurea in Ecologia umana ottenuta nel Maine, Lawrence approda nella culla della civiltà classica, il Mediterraneo. Prima tappa: Grecia. Atene, il mito, la seduzione dell’antico, il suono del greco, le isole. Dopo aver vagato per anni tra aeroporti, musei, templi e bronzi, Clark decide di restare. La Grecia lo affascina e lo spinge poi verso l’Italia.
Arriva alla fine del 1995 alle pendici del Vesuvio. Qui impara l’italiano con un inconfondibile accento napoletano e qui matura l’idea che gli cambierà la vita: fondare un’associazione che si occupi di organizzare ritiri di lettura nell’Italia rurale. Clark prende un treno da Napoli direzione Budrio (Bologna) per trovare una sede adatta a realizzare la sua preziosa e folle idea.
Il progetto
Il progetto è bizzarro e commercialmente impraticabile: attirare ospiti da tutto il mondo per fare cosa? Leggere dei libri. Eppure, la storia dell’associazione dimostra che tutto è possibile.
«Io non avevo nulla. Avevo qualche centinaio di libri, una bicicletta, molte idee e un sogno, i Reading Retreats».
Lo confessa Clark nel suo libro “Mezzo giardiniere”.
La passione per il giardinaggio sorge osservando i giardinieri di palazzo Montefano, nelle campagne a nord di Bologna: prima sede dell’associazione. Gli anni passano tra le lezioni di inglese a Bologna che Clark tiene ai ragazzi delle medie, i tanti amici che iniziano ad arrivare a palazzo Montefano per soggiorni sempre più prolungati, i tentativi di naturalizzare il giardino della villa con sempre nuovi esperimenti. Poi arriva il momento di lasciare il palazzo e trasferirsi al Castello di Galeazza, che Lawrence deve lasciare per il terremoto del 2012.
A Mantova
Tappa successiva: Mantova. Da quel giorno inizia il rapporto tra Clark e la nostra terra. L’associazione si trasferisce a Eremo (Curtatone) in un’ala di una tenuta storica, Corte Eremo. Qui, Clark riparte, nonostante le tante difficoltà. Tornano le tradizionali feste di Halloween, i concerti, i soggiorni per ospiti stranieri, le iniziative culturali, le piante nuove, i fiori che sbocciano. Finché non arriva il tempo di un nuovo trasloco. Oggi Clark e la sua associazione abitano “La Macchina Fissa”, una villa sotto l’argine del Mincio tra Borgo Virgilio e Bagnolo. Un paradiso di libri, quadri e piante.