Andar per mostre a Mantova: da Roscoe Mitchell a Kico Mion

di Paola Cortese
Le esposizioni in corso e in arrivo nelle gallerie mantovane. Dal 9 maggio Bottarelli e Gardini a Castellucchio

Andar per mostre, in spazi e gallerie. È la stagione più bella per farsi sorprendere, magari dopo aver ammirato Baselitz a Sabbioneta. Allo Studiottantuno Contemporary Art Projects sono esposte opere di Roscoe Mitchell musicista e artista visivo statunitense.

Studiottantuno

«Mitchell rivela una sorta di urgenza, di energia espressa nella ricchezza esplosiva di elementi grafici, pittorici e compositivi nei suoi dipinti - spiega la curatrice Manuela Zanelli - ma anche disciplina, giocosità e ironia». Nelle trame fitte delle superfici, ricche di coloratissimi motivi astratti, e di figure totemiche, spesso inserisce il suo volto, non un autoritratto ma piuttosto una firma, come una mappatura uditiva del suono della sua vita.

Accanto ad una certa sensibilità pop, propria del mondo artistico americano, traspaiono anche le sue origini africane. In queste opere sono racchiusi i suoni e la natura dinamica delle danze africane, uno spirito gioioso e l'espressione di una energia positiva, ricca di simboli e miti.

«Così tra cultura ed ethos i quadri di Roscoe sono come fraseggi musicali di un lungo assolo - aggiunge Zenelli -. E Chicago la città da cui proviene risuona con la sua vita frenetica e il suo jazz proprio nei suoi quadri che possono dirsi l'equivalente sinestetico dei brani».

Spazioarrivabene

“Installazioni domestiche. Collezioni di oggetti e opere di Kico Mion” è il titolo della personale dell'artista e designer in corso fino al 2 giugno a Spazioarrivabene2, nell’omonima via di Mantova, con vernissage in programma per il 4 maggio alle 11.

Kico Mion conferisce rilievo alle cose tanto da attuare in loro una sorta di trasfigurazione, inserendole in un contesto diverso da quello immediato e usuale. Nella sua casa studio di Treviso tutto appare ricomposto in un teatro degli oggetti, fuori dai canoni del consumismo, cancellando il carattere di merce delle cose. Prende vita una narrazione visiva fatta di dormeuse imbottite, sedie biedermeier e antichi lavatoi salentini. Questa logica della composizione si manifesta anche sulle pareti dove appaiono alcuni esempi del suo fare artistico. Il segno come la materia sono i soli strumenti di un linguaggio informale dove l’importanza dell’opera non sta nell’oggetto in sé ma nell’atto creativo che si avvale di elementi già presenti nel mondo contemporaneo, selezionando quelli di cui ha bisogno per compiere il suo lavoro. Sono presenti la serie dei collages “Mappe mentali” e il “senza titolo”. Aperta da giovedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Ulteriori informazioni sulle pagine social Facebook e Instagram.

Villa Emma

Appena fuori porta, a Castellucchio, per “I giovedì di Villa Emma” il 9 maggio sarà la volta di “Borderline. Pittura, disegni, metalli e legni” che propone linee rette e curve, bordi, contorsioni, confini spaziali e metaforici. Sono, in sintesi, i tratti delle opere di Leonardo Ludovico Alfredo Bottarelli nella mostra “Paesaggi silenti”, e di Andrea Gardini con “Severamente vietato calpestare”.

Il vernissage delle due personali, ciascuna allestita in un’ala della villa fino alla fine di maggio, si terrà dalle 18.30 alle 20.30.

Il ricavato della vendita delle opere sarà destinato all'associazione culturale e sociale Lato Umano presieduta da Maria Elena Levoni. Bottarelli, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ha esposto in Italia e all'estero. Per Andrea Gardini, romano trapiantato saldamente a Mantova, dopo il diploma all’Istituto d’ Arte l’arte è rimasta una passione, visto che si occupa di comunicazione multimediale e marketing strategico. Durante l’apertura della mostra saranno organizzati diversi eventi, sempre di giovedì nel tardo pomeriggio e sera.

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