Applausi a Mantova per Battistelli: il soprano fa il tutto esaurito

di Paola Cortese
Da un orfanatrofio in Etiopia ai palcoscenici più prestigiosi del mondo: la fiaba in musica di Mariam, adotatta da una famiglia mantovana, ha incantato il pubblico delle Capriate

Mariam Battistelli ha incantato il folto pubblico, la sera del 18 aprile, nella sala delle Capriate per l'ultimo degli appuntamenti di “Aperitivi d’Arte” curati da Oficina OCM.

Rimandato per impegni internazionali del soprano, l’evento “Cantare è il mio modo di vivere” ha catturato l’attenzione sia per la storia umana dell’artista sia per la sua bravura.

Davvero una fiaba in musica, iniziata in Etiopia, “sbocciata” a Mantova e proseguita poi sui palcoscenici di tutto il mondo.

Tra parole e musica

Dopo il saluto del direttore artistico di Oficina OCM, Carlo Fabiano, Mariam ha alternato il canto alle parole dialogando con il critico musicale e giornalista Angelo Foletto.

Ad accompagnarla al piano, Salvatore Spanò, docente al conservatorio Lucio Campiani di Mantova.

Sono stati eseguiti il “Valzer di Musetta” da “La Bohème” di Giacomo Puccini, “Quel guardo il cavaliere..so anch'io la virtù magica” dal “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti e “O mio bambino caro” da “Gianni Schicchi”, ancora di Puccini. «Ho pensato a Puccini e Donizetti perchè sono due compositori importanti nello sviluppo della mia carriera» ha detto la cantante.

L’incontro con Domingo

Dall’orfanotrofio di un villaggio africano, Mariam è stata adottata da una famiglia di Mantova dove, avendo già dimostrato il suo talento frequentando il Campiani, ha avuto la fortuna di incontrare Placido Domingo che l’ha avviata a un livello di studio specialistico che le ha consentito di intraprendere una carriera internazionale.

L’incontro a Mantova, dove la cantante torna sempre volentieri anche se ora vive a Bologna, è andato tutto esaurito, appena dopo essere stato annunciato. Mariam è stata molto acclamata da un pubblico non solo di melomani.

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