Vallo a spiegare che il Mantova esce sconfitto dal Martelli dopo aver dominato in lungo e in largo la partita contro il Cesena dei record... Perfino il pari, prima del gol del 2-1 nel recupero firmato da Shpendi, stava decisamente stretto a Burrai e compagni, tornati a manovrare finalmente con la lucidità e l’attenzione delle giornate migliori.
Eppure il calcio è così e lo sarà ancor di più in serie B, dove gli errori saranno puniti ben più severamente (e puntualmente) che in Lega Pro.
Ecco, da questa sfida che lascia l’amaro in bocca (Possanzini ha detto di avere un fegato grosso come la sala stampa...), vanno tratte un paio di indicazioni proprio in vista della prossima stagione. Da un lato s’è visto che anche contro avversari di grande spessore l’ipno-zona del Mantova funziona in maniera esemplare. La squadra ha tenuto in pugno il gioco per tutto il match, a tratti è stato perfino imbarazzante vedere il super Cesena arrancare per provare invano a spezzare il lunghissimo possesso palla avversario.
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Cosa bisogna migliorare
Dall’altro, però, come troppe volte è accaduto anche nel corso del campionato, l’Acm ha peccato di concretezza. Troppi gli errori in rifinitura, troppe le azioni al limite o all’interno dell’area avversaria che non trovano una giusta finalizzazione. Lì si dovrà migliorare - anche in fase di mercato - questo è poco ma sicuro.
La prossima (ultima) sfida
Ma ci si comincerà a pensare dopo la gara di sabato, che a Castellammare di Stabia chiuderà la stagione biancorossa. Sperare di conquistare la Supercoppa è difficile se non impossibile (servirebbe una vittoria larga, con successiva impresa della Juve Stabia a Cesena), ma mirare a chiudere il 2023-2024 tornando finalmente a gioire sul campo per un risultato è lecito. Forse anche doveroso per un Mantova tanto forte e bello.